Rivoluzione nel settore gaming firmata Microsoft – Machine learning e DirectX Raytracing, due nuove tecnologie con l’obiettivo di creare giochi sempre migliori e sempre più fotorealistici.
WinML, il machine learning a portata di mano
WinML è un framework per i network neurali su Windows 10. Vi abbiamo già detto di come Microsoft vuole che questo framework venga adottato dalle app per renderle più intelligenti, integrando l’IA. Questa intelligenza potrà essere applicata anche ai giochi, migliorando notevolmente la velocità di creazione degli asset, rendendo l’intelligenza artificiale – appunto – più intelligente. Un altro possibile uso di WinML nei giochi riguarda l’uso del machine learning per il miglioramento automatico della qualità delle texture e altri asset in tempo reale.
Raytracing, i giochi come i film di Hollywood
Il raytracing è una tecnica usata nella computer-grafica che permette di creare immagini molto foto-realistiche, anche se con un impatto prestazionale notevole. Ogni raggio di luce viene proiettato, rimbalzando sugli oggetti finché non incontra la fotocamera, restituendo un’immagine più realistica rispetto alla rasterizzazione. Le GPU di oggi non sono abbastanza potenti per poter effettuare il raytracing su ogni elemento presentato sullo schermo durante un gioco, dove si hanno a disposizione solo 16 millisecondi per disegnare ogni frame (nel caso dei 60 FPS).
È qui che fanno la loro comparsa le API DXR, basate su Direct 12: attraverso il loro uso si potranno avere riflessi e ombre molto più realistiche. Il supporto per le API DXR è già stato annunciato da EA, Epic, Unity 3D e altre case produttrici di videogiochi.
Cosa ne pensate di queste novità introdotte da Microsoft alla conferenza GDC? Come pensate sarà il futuro del gaming? Scriveteci la vostra opinione a riguardo nei commenti.
Articolo di Windows Blog Italia
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