Il Presidente Microsoft è intervenuto attaccando velatamente Apple per le sue politiche scorrette legate all’App Store.
4 SETTEMBRE 2024 | Microsoft torna alla carica contro la nuova tassa Apple del 30 % su ogni installazione in-app, che impedisce di fatto la fruibilità di app di giochi in streaming come Xbox Cloud Gaming su iOS. Dopo il reclamo all’UE, secondo un nuovo report di TheVerge Microsoft si è rivolta ora alla CMA inglese per contestare una serie di linee guida troppo stringenti dell’App Store. Quest’ultima ora valuterà se obbligare Apple ad accettare le app native di cloud streaming e rivedere alcune policy per permettere l’integrazione di sistemi di pagamento in-app proprietari.
Microsoft ha identificato una serie di altre disposizioni nelle Linee guida di Apple che continuano a limitare la sua capacità di distribuire e gestire un’app nativa iOS di Cloud Gaming (vale a dire Linee guida 2.1, 2.5.2, 2.5.6, 3.1.1, 3.1.2(a), 3.1.3(b), 3.2.2(i), 3.2.2(ii), 4.2.2., 4.2.7(e))
21 FEBBRAIO 2024 | Nonostante Apple abbia aderito alle regole del DMA sta crescendo il malcontento tra sviluppatori e concorrenza circa l’aggiramento delle nuove regole e l’imposizione di altre. Dopo essersi quasi rassegnata a portare l’app di Xbox Cloud Gaming su iOS, secondo un nuovo report del Financial Times, Microsoft ha deciso di tornare all’attacco rivolgendosi alla Comunità Europea per costringere Apple ad applicare le nuove regole correttamente.
I passi iniziali che Apple ha presentato sono molto proibitivi per noi, in quanto creano un’alternativa significativa all’unico negozio disponibile sulle piattaforme di gioco più grandi del mondo, che sono i telefoni cellulari. Quindi continueremo a lavorare con le autorità di regolamentazione per aprirlo.
30 GENNAIO 2024 | Dopo ben quattro anni, Apple è stata finalmente costretta a rivedere alcune sue politiche per conformarsi alle nuove regole del DMA in Unione Europea. Tra queste c’è la possibilità per gli sviluppatori di pubblicare app che ospitano al loro interno un catalogo di giochi in streaming finora bloccate, aprendo finalmente la strada a un’app di Xbox Cloud Gaming su iOS.
Oggi Apple introduce nuove opzioni su come le app a livello globale possono offrire esperienze in-app agli utenti, inclusi giochi in streaming e mini-programmi. Gli sviluppatori possono ora inviare un’unica app con la capacità di riprodurre in streaming tutti i giochi offerti nel loro catalogo.
Tuttavia Apple avrebbe già aggirato le nuove regole imponendo una tassa agli sviluppatori per ogni installazione di tali app. Microsoft ha già commentato che le rinnovate politiche sono un passo indietro rispetto a quelle precedenti.
We believe constructive conversations drive change and progress towards open platforms and greater competition. Apple's new policy is a step in the wrong direction. We hope they listen to feedback on their proposed plan and work towards a more inclusive future for all. https://t.co/mDRI5KPJf6
— BondSarahBond (@BondSarah_Bond) January 29, 2024
8 OTTOBRE 2020 | Microsoft torna a punzecchiare Apple e le sue controversie politiche nei confronti di app e sviluppatori pubblicando i “10 comandamenti” per un buon app store:
Per gli sviluppatori di software, gli app store sono diventati una porta d’accesso fondamentale ad alcune delle piattaforme digitali più famose al mondo. Noi e altri abbiamo sollevato domande e, a volte, espresso preoccupazione per gli app store su altre piattaforme digitali. Tuttavia, riconosciamo che dovremmo mettere in pratica ciò che predichiamo. Quindi, oggi stiamo adottando 10 principi – basandoci sulle idee e sul lavoro della Coalition for App Fairness (CAF) – per promuovere la scelta, garantire l’equità e promuovere l’innovazione su Windows 10, la nostra piattaforma più popolare e il nostro Microsoft Store su Windows 10:
- Gli sviluppatori avranno la libertà di scegliere se distribuire le proprie app per Windows tramite il nostro app store. Non bloccheremo app store concorrenti su Windows.
- Non bloccheremo un’app da Windows in base al modello di business di uno sviluppatore o al modo in cui fornisce contenuti e servizi, incluso se il contenuto è installato su un dispositivo o trasmesso in streaming dal cloud.
- Non bloccheremo un’app da Windows in base alla scelta di uno sviluppatore di quale sistema di pagamento utilizzare per l’elaborazione degli acquisti effettuati nella sua app.
- Forniremo agli sviluppatori un accesso tempestivo alle informazioni sulle interfacce di interoperabilità che utilizziamo su Windows, come stabilito nei nostri Principi di interoperabilità.
- Ogni sviluppatore avrà accesso al nostro app store purché soddisfi standard e requisiti oggettivi, inclusi quelli per la sicurezza, la privacy, la qualità, i contenuti e la sicurezza digitale.
- Il nostro app store addebiterà tariffe ragionevoli che riflettono la concorrenza che dobbiamo affrontare da altri app store su Windows e non costringerà uno sviluppatore a vendere all’interno della sua app tutto ciò che non vuole vendere.
- Il nostro app store non impedirà agli sviluppatori di comunicare direttamente con i loro utenti attraverso le loro app per scopi aziendali legittimi.
- Il nostro app store manterrà le nostre app agli stessi standard a cui tiene le app concorrenti.
- Microsoft non utilizzerà informazioni o dati non pubblici dal proprio app store sull’app di uno sviluppatore per competere con essa.
- Il nostro app store sarà trasparente sulle sue regole, politiche e opportunità di promozione e marketing, le applicherà in modo coerente e obiettivo, fornirà avviso di modifiche e renderà disponibile un processo equo per risolvere le controversie.
12 SETTEMBRE 2020 | Dopo le vicende legali delle scorse settimane, Apple ha rivisto alcune policy dell’App Store modificando le linee guida sullo streaming dei giochi, ma con molte restrizioni che continuano a impedire il lancio di xCloud.
Ogni gioco in streaming deve essere inviato all’App Store come singola app in modo che abbia una pagina del prodotto App Store.
La risposta di Microsoft non è tardata ad arrivare, ribadendo che si tratta di una pessima esperienza d’uso per gli utenti.
I giocatori vogliono passare direttamente a un gioco dal loro catalogo curato all’interno di un’app, proprio come fanno con i film o le canzoni, e non essere costretti a scaricare più di 100 app per giocare a singoli giochi dal cloud. Ci impegniamo a mettere i giocatori al centro di tutto ciò che facciamo e fornire una grande esperienza è fondamentale per questa missione.
25 AGOSTO 2020 | Ventiquattro ore dopo la notizia del sostegno di Microsoft a Epic, un’ordinanza restrittiva nei confronti di Apple obbligherà l’azienda di Cupertino a garantire il supporto dell’Apple SDK per l’Unreal Engine, utilizzato anche per alcuni giochi Xbox.
24 AGOSTO 2020 | Dopo le vicende che la riguardavano in prima persona, Microsoft si è schierata a sostegno di Epic dopo il ban del popolarissimo gioco Fortnite dall’App Store. Microsoft supporterà Epic nella richiesta di lasciare libero accesso all’Apple SDK per continuare lo sviluppo dell’Unereal Engine su cui sono basati diversi giochi Xbox.
Today we filed a statement in support of Epic's request to keep access to the Apple SDK for its Unreal Engine. Ensuring that Epic has access to the latest Apple technology is the right thing for gamer developers & gamers https://t.co/72bLdDkvUx
— Phil Spencer (@XboxP3) August 23, 2020
11 AGOSTO 2020 | Dopo il battibecco tra Microsoft e Apple riguardo le difficoltà nel rilasciare l’app di xCloud per iOS a causa delle rigide regole dell’App Store, arriva la notizia da Reuters che la Commissione Europea è al corrente dell’accaduto e potrebbero scaturire in un indagine nei confronti di Apple.
I reclami di Facebook (FB.O) e Microsoft (MSFT.O) sul modo in cui le loro app di gioco appaiono sull’App Store di Apple (AAPL.O) potrebbero alimentare un’indagine dell’UE sull’attività del produttore di iPhone: come hanno affermato i regolatori antitrust dell’UE, tali preoccupazioni sono sul loro radar.
21 LUGLIO 2020 | Dopo le critiche tramite i giornali, stando ad alcuni report, il presidente Microsoft Brad Smith avrebbe denunciato Apple direttamente al sottocomitato antitrust della magistratura degli Stati Uniti, che sta attualmente indagando sulla concorrenza sleale nei mercati digitali.
Apple è scorretta secondo Microsoft
C’è di nuovo maretta tra Microsoft e Apple dopo l’intervista al magazine Politico di Brad Smith che, senza citare Apple ma con un chiaro riferimento a Cupertino, si espresso nei confronti delle politiche scorrette in voga negli app store delle piattaforme. Nello specifico, Brad Smith accusa Apple di avere un atteggiamento coercitivo e monopolista con gli sviluppatori e le software-house, obbligandoli a sottostare a pesanti dazi e limitazioni, imponendo regole ingiuste in nome delle rigide policy dell’App Store.
Impongono requisiti che dicono sempre più spesso che c’è un solo modo per accedere alla nostra piattaforma, ed è quello di passare attraverso il cancello che noi stessi abbiamo creato. In alcuni casi creano un prezzo molto alto per un pedaggio, in altri casi il 30 % di tutto il vostro fatturato deve andare al casellante, se volete.
L’ultima vicenda riguarda gli sviluppatori del client di posta Hey, che si sono visti rifiutare l’app da Apple perché rea di aver violato il regolamento dell’App Store. La faccenda è attualmente sotto indagine dell’Antitrust della Comunità Europea, con il benestare del Presidente Microsoft:
Credo che sia giunto il momento, che si tratti di Washington DC o di Bruxelles, di una conversazione molto più mirata sulla natura degli app store, le regole che vengono messe in atto, i prezzi e gli strumenti che vengono estratti, e se esiste davvero una giustificazione nella legge antitrust per tutto ciò che è stato creato.
Non è la prima volta che anche Microsoft è vittima dei giochi di potere di Apple. Dapprima il rifiuto dell’app di SkyDrive (OneDrive) sull’App Store e ora probabilmente anche con l’app di xCloud per iOS, il servizio di game-streaming che Microsoft vuole lanciare ufficialmente quest’anno e al quale Apple sta provando a mettere i bastoni tra le ruote.
Che ne pensate di questa vicenda tra Microsoft e Apple? Vi sembra un comportamento corretto? Ditecelo nei commenti.
Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | The Verge