Nonostante i vari problemi che sta avendo Huawei a causa del ban da parte degli USA, abbiamo testato con grande piacere il nuovo Huawei P30, un eccellente smartphone Android con la migliore fotocamera tra i device attualmente in commercio. Già l’anno scorso recensimmo il Huawei P20, che è tuttora uno degli smartphone che usiamo in redazione: la recensione che segue, dunque, includerà inevitabilmente dei confronti con quest’ultimo. Inoltre, ci teniamo a precisare che – come spesso facciamo – non ci soffermeremo sulle caratteristiche scontate di cui parlano altri blogger e ci focalizzeremo soprattutto sul comparto fotografico e sulle funzioni più innovative, come il lettore di impronte al di sotto del display.
Recensione Huawei P30
Huawei, anche quest’anno, ha lanciato tre versioni del P30. Oltre al modello intermedio di cui parleremo, c’è una versione Lite con qualche funzione in meno e dal prezzo più democratico, poi c’è il P30 Pro che ha caratteristiche hardware al top e ben quattro fotocamere posteriori. Come per il P20, anche il P30 intermedio ci sembra un giusto compromesso tra prestazioni, funzionalità e prezzo di vendita.
Non andremo a elencare tutte le varie specifiche del Huawei P30 (che trovate sul sito del produttore), ma ecco le principali che vale la pena segnalare:
- Spessore – 7,57 mm
- Display – Full HD+ da 6,1″ con notch
- Processore – HUAWEI Kirin 980 Octa-core
- RAM – 6 GB
- Memoria – 128 GB
- Autenticazione – Lettore d’impronte sotto il display o riconoscimento del volto
- Batteria – 3650 mAh
- Sistema operativo – Android 9 con EMUI 9.1.0
8 novità da non perdere su Huawei P30
Passando alle caratteristiche che contraddistinguono il Huawei P30, queste sono quelle che più ci hanno colpiti:
- Design – La scocca, rispetto al P20, è più squadrata, in particolare nella parte superiore e in quella inferiore, dove è proprio piatto. In mano è molto piacevole e sottile, il pollice riesce a raggiungere ogni angolo dell’ampio display.
- Lettore d’impronte – È una delle principali novità e consente di sbloccare il Huawei P30 semplicemente poggiando il dito nella parte bassa del display. La velocità è pari a quella dei classici lettori biometrici, ma aggiunge dei giochi grafici a video che aiutano a posizionare correttamente il dito e avvisano nel caso in cui l’impronta non venga riconosciuta al primo colpo. La troviamo un’ottima alternativa al lettore di impronte sul retro dei telefoni per consentire l’uso di un display senza cornici: brava Huawei!
- Gesture – Non essendoci più il pulsante soft-touch in basso come sulla precedente generazione, potrete navigare in Android in varie modalità, usando delle gesture che partono dai bordi del display oppure attivando i classici tre tasti (home, multitasking e indietro) digitali. Dopo un po’ di pratica, già amiamo le gesture dai bordi dello schermo, ereditate dal Nokia N9, e non dall’iPhone X come qualcuno potrebbe pensare. L’accesso a Ok Google avviene tramite la pressione prolungata del tasto di accensione sul lato o semplicemente con la voce. Con un doppio tap con due nocche è possibile acquisire uno screenshot, con tre nocche inizia la registrazione video dello schermo. Ce ne sono anche altre che non citiamo per questioni di tempo.
- Notch a goccia – Quasi due volte più piccolo del notch del P20, quello del Huawei P30 è davvero minimale ed elegante, ma l’aspetto più importante è che lascia spazio a più inconcine nell’area di notifica. Tramite le impostazioni può essere aggiunta una barra nera che va a nascondere la piccola goccia della fotocamera.
- Torna la porta AUX da 3,5 mm – Non ce lo saremmo mai aspettati, ma Huawei è tornata sui suoi passi e ha trovato lo spazio per una porta AUX da 3,5 mm, quella per le classiche cuffiette per la musica. Questa famosa e richiesta porta era stata soppressa nella precedente generazione che veniva venduta con delle cuffie con spinotto USB Type-C, che comunque continuano a essere supportate e a funzionare anche sul P30.
- Huawei Share – Tra le funzioni nascoste preferite: quando il P30 è collegato alla stessa rete del computer, è possibile scambiare file tra i due dispositivi tramite il protocollo wireless, senza installare nulla, come se fosse un hard-disk in rete. Amiamo questa possibilità perché rende facilissimo il download delle foto dal P30 al computer.
- Sicurezza e privacy – Il Huawei P30 consente di impostare una password all’avvio delle vostre app più segrete con la funzione Blocco app, di creare uno Spazio privato a cui si accede digitando un diverso pin nella schermata di blocco, infine di salvare foto, video e musica in una Cassaforte crittografata e protetta da password. Non manca, ovviamente, la possibilità di trovare il proprio dispositivo tramite il GPS nel caso in cui lo perdeste o ve lo rubassero.
- Modalità PC – Potrete trasformare il Huawei P30 in un PC tascabile collegandolo tramite USB Type-C a una TV o a un monitor. Ovviamente potrete anche collegare mouse e tastiera Bluetooth per avere un’esperienza PC completa. L’interfaccia si adatterà al display secondario e il touch dello smartphone potrà essere usato come touchpad, oppure la schermata sul display del P30 verrà semplicemente duplicata sul monitor collegato.
Prova fotografica Huawei P30
Huawei è tra i produttori che stanno puntando tutto sul comparto fotografico e, molto probabilmente, anche quest’anno è il vincitore. Huawei P30 ha una una fotocamera Super Sensing da 40 MP, una lente ultragrandangolare da 16 MP e un teleobiettivo da 8 MP. Questo allestimento hardware si traduce in una vasta gamma di modalità di scatto, in particolare è possibile fare:
- Foto standard da 40 MP
- Foto ultragrandangolare da 16 MP
- Foto standard da 10 MP
- Foto zoom 3x da 10 MP
- Foto zoom 5x da 10 MP
In modalità Pro, che consente di scattare anche in formato RAW da ben 80 MB, viene soppresso lo zoom 5x, ma in compenso si ottiene un file che, con i giusti software, permette una post-produzione su un altro livello: basta vedere la foto che abbiamo scattato di notte alle lucciole e leggermente modificato con Adobe Lightroom per Android. Per chi non avesse voglia di perder tempo con la post-produzione, la modalità Notte consente di ottenere foto “illuminate a giorno” anche in scarse condizioni di luminosità facendo una lunga esposizione persino a mano libera.
La modalità Apertura ci ha delusi, non c’è stato un grande incremento di qualità rispetto al P20: ovviamente è sempre un’elaborazione dell’intelligenza artificiale e dunque ancora lontana dall'”effetto sfocato” delle reflex. Così come non ci hanno pienamente convinti la modalità Panorama e quella Acqua effetto seta.
Al contrario, abbiamo trovato strabiliante la modalità Super macro, con cui abbiamo fotografato delle margherite e un’ape ottenendo dei dettagli che solo con reflex professionali è possibile equiparare.
Per noi, in ogni caso, la vera forza delle fotocamere del Huawei P30 sono le modalità ultragrandangolare e i vari livelli di zoom: con la prima è possibile immortalare panorami, chiese, gruppi di amici e tanti altri contesti senza tagliare niente fuori dall’inquadratura; con gli zoom 3x e 5x, invece, si riescono a catturare dettagli lontani con tagli inediti che prima erano impensabili su uno smartphone. Paradossalmente la modalità fotografica standard è quella che abbiamo usato di meno in questi intensi giorni di test.
Anche sul Huawei P30 non manca la funzione Ultra istantanea per scattare una fotografia con display spento in due decimi di secondo semplicemente facendo un doppio click sul tasto per abbassare il volume.
La fotocamera frontale è da ben 32 MP e riuscirà a trasferire su pixel tutte le imperfezioni del vostro viso: per fortuna ci sono i filtri bellezza con cui potrete lisciare la pelle, snellire il viso e perfino renderlo più abbronzato o più pallido, tutto grazie all’intelligenza artificiale.
C’è un ottimo confronto fotografico del Huawei P30, però in versione Pro, con l’ultimo iPhone e con il nuovo Samsung Galaxy, lo trovate a questo indirizzo.
Prova video Huawei P30
Sul fronte video il Huawei P30 non è da meno, anzi forse introduce ancora più novità rispetto alla precedente generazione. Se sul P20 si poteva zoommare massimo fino a 2x, ora il limite è 5x, persino alla risoluzione 4K. Le risoluzioni disponibili sono:
- 16:9 in 4K
- 16:9 a 1080p
- 21:9 a 1080p
- 16:9 a 720p
- 21:9 a 720p
Tutte le combinazioni di risoluzione e proporzioni possono essere impostate a 30 o 60 frame per secondo e sono tutte stabilizzate egregiamente dall’intelligenza artificiale. Sul Huawei P20 la stabilizzazione era possibile solo a 1080p a 30 FPS. Ora potrete spingervi anche oltre e il risultato finale sarà paragonabile a quello ottenibile con un gimbal, morbido e quasi cinematografico. Ovviamente non manca la possibilità di passare da un’inquadratura standard a quella grandangolare passando per la modalità teleobiettivo con glitch minimi. L’unica nota negativa è che, per ovvi motivi, a 60 FPS la qualità dell’immagine si abbassa se si usa lo zoom: il video risulterà più granuloso e disturbato.
Se poi vorrete sperimentare qualcosa di più divertente da condividere sui social, allora la modalità Rallentatore è quella che fa per voi: a 1080p arriva fino a 120 FPS, consentendo un rallentamento della ripresa di 4x, ma può spingersi fino a 960 FPS a 720p, purtroppo una risoluzione troppo bassa per gli standard odierni.
Conclusioni
Come avrete capito da questa recensione, non c’è nulla che non ci piace del Huawei P30. Sì, è vero, ci sono delle funzioni che non useremo mai, come alcune modalità della fotocamera AI e le varie opzioni di sicurezza del sistema, ma tutto funziona incredibilmente bene, è armonioso, veloce, smart e piacevole da usare. Poi, da appassionati di fotografia, non possiamo non amare gli incredibili traguardi qualitativi raggiunti dalle ottiche Leica e dal software sviluppato da Huawei: scattare foto e registrare clip video sono ormai una dipendenza.
Insomma, il P30 è uno smartphone molto completo e ricco di funzioni che semplificano la vita di tutti i giorni. Come vi anticipavamo, la versione intermedia che abbiamo recensito è la più conveniente e la potrete acquistare a circa 536 €. Manderete in pensione il vostro vecchio Lumia per sostituirlo con un Huawei P30? Fatecelo sapere nello spazio dedicato ai commenti.
Articolo di Windows Blog Italia