La JGAURORA A5 sarebbe potuta essere la stampante 3D perfetta, e invece… Quanto promesso dal produttore non è del tutto vero: analizziamo per punti i tanti pregi e i piccoli difetti di questa 3D printer da 280 €.

AGGIORNAMENTO DICEMBRE 2020 | Gearbest sta truffando sempre più clienti! Quindi vi scoraggiamo dall’acquistare questa stampante da Gearbest e di consultare il nostro articolo sulle migliori stampanti 3D per tante valide alternative.

IMPORTANTE | Abbiamo pubblicato la guida all’acquisto delle migliori stampanti 3D dell’anno, dove abbiamo raccolto, oltre che tutte le nostre recensioni, anche le nostre esperienze più aggiornate, così da aiutarvi nella scelta della vostra prima o nuova stampante 3D. Nell’articolo troverete anche sconti, vari tutorial e link ai vari upgrade e accessori indispensabili per ogni stampante 3D.

https://www.windowsblogitalia.com/2018/07/migliori-stampanti-3d-2018/

Recensione JGAURORA A5

La JGAURORA A5 è una stampante 3D cinese di fascia medio-alta e con un prezzo molto interessante per le caratteristiche che offre. A differenza di altri brand più economici, JGAURORA ha un sito web e un supporto tecnico tramite email abbastanza funzionale – che abbiamo avuto modo di sperimentare.
L’A5 viene venduta come kit preassemblato composto da due blocchi principali (quello con l’elettronica e il letto di stampa, e quello con l’estrusore e gli assi X e Z). Il tutto, rispetto alla maggior parte delle altre stampanti 3D, è racchiuso in una elegante scocca in lamiera di alluminio, che protegge le delicate componenti elettroniche e meccaniche da polvere e altri agenti atmosferici.

Recensione stampante 3D JGAURORA A5

PREMESSA 1 | Chi ci segue da tempo sa bene che non ci piace ripetere la solita cantilena delle caratteristiche tecniche che potete leggere sul sito del produttore o in altri blog. Anche questa recensione cercherà di offrire un punto di vista diverso, che possa arricchire le vostre conoscenze e orientarvi nel migliore dei modi all’acquisto.

PREMESSA 2 | Per i test con l’A5 abbiamo usato il filamento PLA verde in regalo con la stampante e un PLA nero della BQ di pessima qualità, proprio per cercare di stressarla al massimo. Di tutti i modelli che abbiamo stampato, l’uovo e la barchetta sono gli ultimi e rappresentano le migliori impostazioni che abbiamo identificato utilizzando Simplify3D.

Versione migliorata

Fortunatamente la JGAURORA A5 che abbiamo ricevuto è una delle più recenti, con componenti forgiate in alluminio al posto dei fragili pezzi stampati 3D delle prime unità vendute. Anche il connettore del letto di stampa è stato orientato diversamente rispetto ai primi modelli e ora non urta contro il telaio. Nelle ultime settimane, membri della community stanno segnalando ulteriori miglioramenti in corso di rilascio.

Kit preassemblato… male

Purtroppo la stampante che abbiamo ricevuto poteva essere assemblata meglio. Ci è toccato tendere la cinghia dell’asse Y, alzare l’end-stop dell’asse Z (altrimenti l’ugello andava a sbattere sul bed), oltre che sistemare al meglio il fascio di cavi del letto di stampa che, internamente, urtavano creando minime vibrazioni visibili sulle stampe.
Durante il trasporto si sono deformati i giunti flessibili degli assi Z, che rendevano praticamente inutilizzabile la stampante. Intanto che il gentilissimo supporto tecnico di JGAURORA ce ne spediva di nuovi gratuitamente (circa 25 giorni per riceverli), non vedevamo l’ora di stampare e ne abbiamo acquistati quattro su Amazon (ricevuti in 2 giorni).
Nell’attesa abbiamo anche dato una sistemata al pesante bed da 305 x 305 mm, che vibra non poco quando si sposta avanti e indietro. Il problema è che le viti di regolazione passano attraverso fori troppo larghi, che causano uno spiacevole gioco nei cambi di direzione. Abbiamo ridotto drasticamente il difetto aumentando il loro diametro con delle guaine termorestringenti.

Quanto è realmente solida?

Contrariamente a quanto si possa pensare, il telaio della JGAURORA A5 non è molto solido, con conseguenze evidenti quando si stampa a velocità sostenute. I telai dell’Anet E10 o dell’Alfawise U20 (che recensiremo prossimamente) sono monolitici a confronto. L’idea di una scocca portante non è vincente: sarebbe stato meglio avere un solido scheletro unito a una più leggera scocca protettiva, anche in plastica.

Meglio aggiornare il firmware della JGAURORA A5

Tra le prime modifiche che abbiamo apportato alla nostra stampante 3D c’è l’aggiornamento a un custom firmware sviluppato dalla community. Questo va a migliorare vari parametri e in particolare la velocità dei cambi di direzione.

Black Diamond Glass, display a colori, sensore del filamento e altre figate

Passando a parlare dei punti di forza di questa stampante 3D cinese, dobbiamo ammettere che sono non pochi:

  • Black Diamond Glass – Il letto di stampa, una delle parti più critiche di ogni stampante 3D, ha una finitura superficiale che garantisce una perfetta adesione dei modelli senza usare lacca, nastro adesivo, colla o altri classici trucchetti da maker. Inoltre, le stampe si staccano automaticamente quando il bed si raffredda – fantastico! Ci sono solo due criticità: se vorrete stampare con il letto freddo vi consigliamo di applicare un Buildtek, e che il vetro Black Diamond è incollato al bed in alluminio e sostituirlo sarà un po’ rognoso.
  • Display a colori – Non solo è a colori, ma è anche touch-screen. Il display di controllo della JGAURORA A5 è reattivo e ricco di funzioni che rendono l’accesso alle varie operazioni molto intuitivo e piacevole rispetto ad altre stampanti 3D con rotellina di controllo e display monocromatico.
  • Sensore del filamento – Il sensore di fine filamento è stato di recente introdotto sulle stampanti 3D più economiche, ma risulta particolarmente comodo per evitare di mandare in rovina stampe 3D di tante ore per pochi metri di filamento mancanti. In sostanza, posizionato prima del motorino dell’estrusore, questo dispositivo sospende la stampa ed emette un segnale acustico quando non rileva più filamento.
  • Livellamento assistito – Non c’è una sonda automatica per il livellamento del letto di stampa, ma una pratica sezione del menu che consente di spostare in pochi tap il nozzle ai quattro angoli e al centro. Sarà poi vostro compito regolare la distanza tra ugello e letto tramite le quattro manopoline di regolazione (che avremmo preferito più grandi).
  • Porta USB – Gran parte delle altre stampanti 3D accettano solamente schedine Micro-SD con i file .gcode con le istruzioni di stampa. Questo significa che, se non avete un Surface Pro con lettore integrato, dovrete usare un adattatore per salvare i file ogni volta. La JGAURORA A5, finalmente, introduce il supporto alle comuni penne USB, rendendo il processo di avvio della stampa molto più pratico.
  • Alte temperature – Il letto di stampa, nonostante le grandi dimensioni, riesce a raggiungere temperature tra i 90° e i 110°, essenziali per stampare materiali come l’ABS e altri filamenti tecnici. Questa temperatura viene raggiunta anche grazie al fatto che il corpo inferiore di base funge da isolante che riduce la dispersione di calore. L’estrusore, invece, può arrivare anche a 240°.
  • Porta bobina integrato – Sembrerà una sciocchezza, ma avere un porta bobina integrato nella stampante è una vera comodità: occuperete meno spazio e garantirete una più costante disponibilità di filamento all’estrusore.

Riavvio stampa 3D quando manca la corrente

Tra le killer feature della JGAURORA A5 c’è il riavvio della stampa quando manca la corrente. Quando una stampa 3D di decine di ore si interrompe a causa della corrente che salta, potrete recuperare il lavoro dal punto in cui si era fermato, risparmiando tempo, materiale e soldi. Funziona egregiamente, ma dovrete cercare di riavviare la stampante 3D il prima possibile, altrimenti rischierete che il letto si raffreddi causando il distacco del modello – e quindi il fallimento della stampa.

Qualità di stampa e conclusioni

Siamo sinceri, ci aspettavamo qualcosa in più dalla JGAURORA A5, considerando che utilizza cuscinetti lineari che – a nostro parere – sebbene più rumorosi sono più precisi dei V-slot. Non stiamo dicendo che stampa male, ma che ci sono altre stampanti più precise nello stratificare i vari layer (Anet A8, Anet E10 e Alfawise U20). Superfici piatte risultano un pelo rugose e per questo ci sentiamo di sconsigliare questa stampante 3D a chi deve stampare piccoli modellini da collezione. La reputiamo invece perfetta per chi deve stampare grandi modelli e può rinunciare a un pizzico di qualità in cambio delle tante funzioni interessanti che vi abbiamo raccontato.

Articolo di Windows Blog Italia

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