Ormai dobbiamo farcene una ragione, per il momento Microsoft non immetterà sul mercato nuovi smartphone con fotocamere del calibro di quelle degli ultimi Lumia con tecnologia PureView. Più in generale, non venderà proprio nuovi device con sistema operativo Windows Mobile. Gli ultimi Lumia ancora funzionanti stanno per andare in pensione, vuoi per le batterie che iniziano a cedere, vuoi per le sempre meno app che supportano la piattaforma.
Ma la passione per la fotografia resta, e i Lumia PureView ci avevano abituati fin troppo bene. Per fortuna anche il mondo Android ha iniziato a proporre smartphone con fotocamere davvero incredibili: tra i più recenti c’è il Huawei P20, che andremo ad analizzare in questa recensione prevalentemente incentrata sul comparto fotografico e su alcune funzioni del sistema operativo che ci sono particolarmente piaciute.
Recensione Huawei P20
Huawei ha lanciato ben tre versioni del P20. Oltre al modello di cui parleremo, c’è una versione Lite e una Pro. La Lite ha molte funzioni in meno, ma il prezzo è davvero basso per chi decide di accontentarsi. Il P20 Pro, oltre a caratteristiche hardware migliori, ha ben tre fotocamere posteriori, ma il costo è eccessivo per le nostre tasche. Huawei P20 ha invece un prezzo democratico, una fotocamera praticamente identica a quella della versione Pro (tranne che nello zoom) e una bella quantità di funzioni in più rispetto al modello Lite.
Non andremo a elencare tutte le varie specifiche del Huawei P20 (che trovate sul sito del produttore), ma ecco le principali che vale la pena segnalare:
- Spessore – 7,65 mm
- Display – Full HD+ da 5,8″ con notch
- Sistema operativo – Android 8.1
- RAM – 4 GB
- Memoria – 128 GB
- Autenticazione – Lettore d’impronte frontale o riconoscimento del volto
- Batteria – 3400 mAh
Prova fotografica approfondita Huawei P20
Il comparto fotografico posteriore del Huawei P20 include un doppio sensore con ottiche Leica: uno è da 12 MP RGB f1.8 e l’altro è da 20 MP BW f1.6. Non manca il flash LED bicolore e la stabilizzazione AIS, ovvero assistita dall’intelligenza artificiale. L’app Fotocamera preinstallata è un vero gioiellino e include le seguenti modalità di scatto:
- Foto
Di default questa modalità usa l’intelligenza artificiale per riconoscere la scena e adattare automaticamente le impostazioni di scatto. Ad esempio, è in grado di capire se stiamo fotografando un tramonto, un piatto, dei fiori o degli alberi. Per l’utente medio questa funzionalità è davvero fantastica, perché genera degli scatti social-ready che non necessitano di correzioni post-scatto. In alcune occasioni, però, la nitidezza e l’effetto HDR sono troppo esasperati per i nostri gusti. In questa modalità si può scattare a 20, 12, 9 o 8 MP; scattando a 20 MP perderete la possibilità di eseguire lo zoom, inoltre questa risoluzione funziona colorando con i dati RGB lo scatto in bianco e nero da 20 MP.
- Apertura
Sfruttando la doppia ottica, simula un effetto bokeh, particolarmente utile nei ritratti di persone. Ovviamente è un effetto digitale e non ottico come delle macchine fotografiche professionali. In alcuni casi il risultato è impeccabile, in altri l’abbiamo trovato visibilmente forzato.
- Notte
Questa modalità consente la modifica delle due impostazioni avanzate per scattare foto con poca luce: potrete infatti impostare manualmente il tempo di scatto e la sensibilità ISO. - Ritratto
Simile alla modalità Apertura, va a ritoccare la profondità di campo (bokeh), gli effetti di luce e a rimuovere le imperfezioni del viso. Non vale la pena spendere altre parole su questa modalità. - Pro
Ed ecco la modalità che preferiamo. Potrete scegliere tra tre modalità di messa a fuoco automatica, impostare gli ISO da 50 a 3200, il tempo di scatto da 1/4000 a 30 secondi, gestire l’esposizione fino a +/- 4.0 EV, impostare la messa a fuoco per lo scatto singolo, continua o manuale, infine gestire il bilanciamento del bianco tramite profili automatici o scegliendo la temperatura nell’intervallo tra 2800K e 7000K.
In modalità Pro il Huawei P20 può scattare anche in formato RAW (.DNG), che sarà sempre da 12 MP; il file .JPG, invece, può arrivare anche ai 20 MP, come in modalità Foto (automatica). Le foto RAW sono sottoposte regolarmente a backup su Google Foto.
Tre le altre funzioni non mancano il tag GPS, la luce ausiliaria per l’AF, varie griglie, la livella, la possibilità di disattivare il suono di scatto, di usare la voce per comandare lo scatto, la messa a fuoco predittiva per gli oggetti in movimento e la possibilità di assegnare varie funzioni al bilanciere del volume – gran parte di queste funzionalità sono disponibili anche in modalità automatica.
- Altro
Da questa scheda è possibile accedere a ulteriori modalità. Panorama funziona davvero bene, mentre le altre – siamo sinceri – non le abbiamo provate abbastanza per poterne parlare.
La fotocamera anteriore è da 24 MP e f2.0. Fa il suo dovere, ma il grandangolo non è ampissimo e in un selfie entrano giusto tre persone circa. Anche in questa modalità è possibile godere delle varie migliorie assistite dall’intelligenza artificiale, mentre la modalità Pro è disattivata.
Prova video Huawei P20
L’intelligenza artificiale è a supporto della stabilizzazione dei video registrati con il Huawei P20, ma solo nel caso in cui impostiate la registrazione in Full HD a 30 FPS. A 1080p a 60 FPS, invece, questa funzionalità non è supportata, così come in 4K – un vero peccato, ma capiamo che consumerebbe troppe risorse. In ogni caso continuiamo a sperare che, un domani, Huawei aggiunga la stabilizzazione anche per i video a risoluzione maggiore, intanto useremo il nostro gimbal per ammortizzare la mano tremolante.
Ad addolcire la pillola c’è la modalità Rallentatore, che può registrare in Full HD a 120 FPS o in HD a 240 o 960 FPS. Inutile dire che non useremo mai queste ultime due impostazioni e punteremo tutto sullo slow-motion 4x in Full HD, decisamente più versatile e qualitativamente superiore. Chiaramente neanche in questo caso c’è la stabilizzazione dell’immagine.
12 trucchi e funzioni nascoste del Huawei P20
Il Huawei P20 include una serie di funzionalità che ci hanno particolarmente colpito – ecco quelle che preferiamo:
- A display spento, un doppio click sul tasto volume meno scatta una fotografia in meno di mezzo secondo.
- Dopo aver impostato l’autenticazione con il volto, è possibile abilitare lo sblocco automatico quando si solleva il P20 e lo si posiziona davanti al viso.
- Il tasto home se sfiorato torna indietro, se accarezzato apre il multitasking e se tenuto premuto torna alla home di Android.
- Un doppio tap con la nocca cattura uno screenshot della schermata corrente.
- Mentre dividendo lo schermo in due sempre con una nocca potrete sovrapporre due app e usarle in parallelo.
- Nella home, trascinando il dito dal bordo inferiore verso il centro del display si accede all’assistente Google.
- Invece, trascinando dagli angoli inferiori si può abilitare la modalità a una mano.
- Continuando a parlare di gesture, trascinando verso il basso si accede a una praticissima ricerca nell’intero sistema del P20.
- Huawei ha pensato anche a chi non piace il notch e ha aggiunto un’opzione per nasconderlo con un background nero, anche se a noi – siamo sinceri – non dispiace per nulla.
- Abilitando l’apposita funzione, è possibile usare il P20 con i guanti.
- Huawei Share è probabilmente la nostra funzione nascosta preferita: quando il P20 è collegato alla stessa rete del computer, è possibile scambiare file tra i due dispositivi tramite il protocollo wireless, senza installare nulla, come se fosse un hard-disk in rete. Amiamo questa possibilità perché rende facilissimo il download delle foto dal P20 al computer.
- Bonus | Potrete impostare una password all’avvio di determinate app, avere due istanze della stessa app (per esempio due Facebook con due account diversi in parallelo), fare uno swipe dal basso sulla schermata di blocco per accedere a torcia, registratore, lettore di codice a barre, calcolatrice e altro, usare il P20 come telecomando per la TV.
Conclusioni
Come avrete capito da questa recensione, non c’è nulla che non ci piace del Huawei P20. Sì, è vero, ci sono delle funzioni che non useremo mai, come alcune modalità della fotocamera AI, ma tutto funziona incredibilmente bene, è armonioso, veloce, smart e piacevole da usare. Dovrete rinunciare solamente a una cosa: al jack da 3,5 mm per le cuffie, assente sul Huawei P20; in compenso, in confezione, è incluso un adattatore USB Type-C – anche se non potrete ricaricarlo e ascoltare musica contemporaneamente.
Insomma, il P20 è uno smartphone molto completo e ricco di funzioni che semplificano la vita di tutti i giorni. Come vi anticipavamo, la versione intermedia che abbiamo recensito è la più conveniente e la potrete acquistare a circa 480 €. Manderete in pensione il vostro vecchio Lumia per sostituirlo con un Huawei P20? Fatecelo sapere nello spazio dedicato ai commenti.
Articolo di Windows Blog Italia