Microsoft si sta avvicinando sempre più all’idea di unico sistema operativo. Sotto il cofano abbiamo già un kernel e molte parti fondamentali del sistema operativo in comune, ma manca ancora una vera unificazione dell’interfaccia. Attualmente quest’ultima è diversificata, e non è ancora in grado di adattarsi realmente al tipo di device.
Sappiamo che Microsoft è al lavoro su una Composable Shell (detta CShell), l’evoluzione dell’attuale Windows Shell. Un perfezionamento necessario, anche alla luce del recente supporto di Windows 10 ai processori ARM. La nuova scalabilità di Windows 10 su schermi di piccole dimensioni, unita ai nuovi processori Snapdragon, dovrebbe spianare finalmente la strada a dispositivi mobile finora solamente immaginabili. Proprio in questi giorni Nadella ha fatto alcune allusioni a una nuova categoria mobile come PC.
Al momento non ci sono notizie ufficiali circa la nuova CShell, ma l’obiettivo di Microsoft è quello di fondere l’interfaccia di Windows 10 con quella di Windows 10 Mobile. Potrebbe sembrarvi strano, ma in qualche modo un assaggio è già sotto i nostri occhi.
La storia di Windows Mobile
Non si può scoprire il futuro se non si conosce il passato. Microsoft ha iniziato la sua avventura nel campo mobile con i Pocket PC, i computer palmari con a bordo Windows Mobile, dal 2003 al 2009; Android e l’incapacità della divisione marketing di Microsoft hanno decretato la fine di Windows Mobile. Dalle ceneri di Windows Mobile è nato – nel lontano 2010 – Windows Phone 7, un sistema operativo rivolto al mercato consumer, con una nuova interfaccia utente. Per continuare l’evoluzione del sistema operativo, Microsoft ha dovuto abbandonare Windows Phone 7 dopo solo due anni dalla nascita e concentrarsi su Windows Phone 8, un sistema operativo basato sul kernel Windows NT, lo stesso utilizzato da Windows. Windows Phone 8 fu in grado di toccare il 15 % di share, conquistando il ruolo di terza piattaforma mobile. Poi ci fu l’acquisizione della divisione mobile di Nokia, la nascita di Windows 10 Mobile e un nuovo declino della piattaforma.
Windows 10 Mobile duro a morire
Non è ancora dato sapere quale sia il destino di Windows Mobile, e se morirà, come alcuni sostengono, con Redstone 3, anche se sappiamo che il supporto è garantito almeno per i prossimi cinque anni. In questo settore cinque anni rappresentano un’era geologica e tutto può succedere. Windows 10 Mobile è stato un insuccesso, bisogna ammetterlo, non per il sistema operativo in sé quanto per molte scelte errate da parte di Microsoft nella gestione di tutte le dinamiche del mercato, di app e sviluppatori, e un’oggettiva difficoltà di fare breccia in un settore ormai saturo, conquistato da altre piattaforme. Microsoft è consapevole di questo insuccesso, tanto che lo stesso Nadella ha ammesso in prima persona di aver perso il treno del mobile e di non voler più seguire la concorrenza percorrendo altre strade – preannunciando il dispositivo mobile definitivo.
Un nuovo inizio?
Microsoft continuerà a esserci sul mercato mobile. Bazzica questo settore da oltre venti anni, ben prima dei suoi concorrenti, e continuerà a farlo. Un orologio non può funzionare senza un ingranaggio, perché si incepperebbe tutto il meccanismo. Il sistema operativo mobile, o meglio la versione mobile, cambierà nome, continuerà a evolversi, continuerà a rappresentare la terza alternativa del mercato mobile. Semplicemente continuerà a esistere perché parte fondamentale dell’ecosistema che ruota intorno a Windows 10. Windows on ARM il nuovo miracolo? Sarà il futuro di Windows nel settore mobile? Probabilmente sì, lo scopriremo nei prossimi mesi.
Windows 10 e l’interfaccia adattiva
In seguito a tutti i recenti rumor sul futuro della piattaforma mobile di Microsoft, ci siamo posti una domanda: come sarebbe l’attuale versione di Windows 10 per PC e tablet in esecuzione nei piccoli schermi dei dispositivi mobili? L’attuale versione di Windows 10 è già in grado di adattarsi su display di dimensioni ridotte – ma fino a che punto? Siamo rimasti davvero sorpresi dal risultato.
L’attuale versione di Windows 10 è già in grado di adattarsi alle piccole dimensioni di un dispositivo tascabile. Attivando la modalità tablet, il menu Start è molto simile alla versione mobile, con l’aggiunta delle cartelle, del menu laterale e della taskbar. Il risultato non è perfetto, ovviamente, ma con i dovuti accorgimenti di una nuova interfaccia adattabile apre scenari di un’esperienza d’uso promettenti.
Inoltre, molti elementi condivisi con Windows 10 Mobile sembrano già pronti. Cortana ne è l’esempio emblematico, già pronta ad adattarsi ai diversi schermi. L’interfaccia utente – già touch-friendly – ben si adatta ai display di piccole dimensioni.
Le impostazioni di Windows 10 non sono da meno. Microsoft sta pian piano tentando di rimpiazzare tutti gli elementi delle versioni precedenti, come il Pannello di controllo. Nella versione ridotta sembra di avere fra le mani Windows 10 Mobile (con l’aggiunta della Modalità gioco e della Realtà mista).
Il Windows Store è già pronto: l’interfaccia scalabile non crea alcun problema. A tal proposito le app UWP mostrano la vera forza di Windows 10 – si adattano perfettamente agli schermi di piccole dimensioni. La nostra app, ad esempio, viene eseguita senza alcun problema. Sembrerebbe di avere tra le mani uno smartphone vero e proprio.
Le app destinate all’intrattenimento e allo svago sono già pronte. Guardate Groove Musica e Film e TV: ancora una volta ritroviamo l’interfaccia familiare di Windows 10 Mobile, che ci ricorda quanto sia ancora vivo e vegeto.
Windows 10 significa anche Microsoft Edge senza alcun limite (le estensioni sbarcherebbero sul mobile); potremmo utilizzare un Centro notifiche più funzionale; potremmo godere di una sicurezza maggiore grazie al Centro sicurezza di Windows Defender.
Tuttavia non tutto è mobile-ready. È impensabile utilizzare la versione l’attuale File Manager di Windows 10. Microsoft ha già mostrato di avere la soluzione, ma non l’ha ancora ufficializzata: l’app universale presente in Windows Mobile e Xbox e nascosta in Windows 10 per PC e tablet – tuttavia si tratterebbe di un file manager molto essenziale.
I problemi sorgono anche con le app frutto di porting realizzati con i bridge da iOS o dai vecchi programmi. Sebbene questi ultimi potranno girare sul famoso Windows on ARM, la resa attuale non è di certo ottimale, per chi pensava che la conversione in app fosse la soluzione a tutti i mali – almeno per ora.
Un PC in tasca?
Quello che emerge e abbiamo voluto dimostrare nella nostra analisi è che l’interfaccia di Windows 10 è già in grado di adattarsi a un dispositivo tascabile, almeno in parte. Microsoft non dovrà stravolgerla più di tanto e ci sono ottime probabilità che una futura interfaccia adattabile riuscirà a garantire un’esperienza d’uso adeguata su qualsiasi dispositivo, a prescindere dalla grandezza del suo display. Microsoft ha dimostrato di non essere un’azienda come le altre. Negli ultimi anni ha dimostrato a tutti di avere le capacità di rinnovare anche quando non c’erano più speranze. Riuscirà anche a portare un computer nelle nostre tasche? Diteci la vostra nei commenti.
Articolo di Windows Blog Italia
Autori | Biagio Catalano e Alexandre Milli