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All’IFA 2016 Lenovo ha annunciato il primo convertibile per il disegno con tastiera virtuale: Yoga Book. La caratteristica che contraddistingue il dispositivo è l’assenza di una tastiera con tasti fisici, perché quest’ultima è solamente virtuale. La parte che verrebbe occupata dai tasti può essere utilizzata per altri scopi, come una tavoletta grafica – con tanto di pennino Wacom. Non vi anticipiamo altro: scopriamo assieme questo interessantissimo computer.

Caratteristiche tecniche

  • CPU – Intel Z8550 4-core fino a 2,4 GHz.
  • Display – IPS da 10,1 pollici con risoluzione Full HD (1920 x 1200).
  • Memoria RAM – 4 GB LPDDR3.
  • Memoria SSD – 64 GB.
  • WLAN – 802.11 a/b/g/n/ac + Bluetooth 4.0.
  • Sistema operativo – Windows 10 Pro Anniversary Update (Build 14393.5).
  • Batteria – L15C2P31, 3,8 V, 32,3 Wh, 8500 mAh.

Confezione

Veramente molto ricco è il contenuto della confezione di vendita, al cui interno troviamo:

  • Lenovo Yoga Book.
  • Caricatore da muro con cavo rimovibile Micro-USB.
  • Bookpad e carta per scrivere.
  • Real Pen + ricariche d’inchiostro.
  • Chiave di espulsione slot Micro-SD e nano-SIM.
  • Manualista in italiano che comprende le informazioni preliminari, la richiesta di supporto, l’accesso alla guida dell’utente, le informazioni legali, la panoramica del dispositivo, la preparazione del tablet, la sostituzione della cartuccia della Real Pen e la dichiarazione di conformità.

Prime impressioni

Prima di pubblicare questa guida è doveroso informarvi che abbiamo utilizzato il Lenovo Yoga Book per due settimane sia per lavoro che per la stesura degli articoli e per l’università. Ha viaggiato con noi tra Bari, Milano e Pavia.
Non ci si stanca mai di utilizzarlo e di guardarlo, oltre a essere il computer perfetto per la mobilità.

Da bravi informatici, dopo aver avviato il dispositivo, siamo andati sul sito ufficiale Lenovo e abbiamo scaricato i nuovi driver e un aggiornamento firmware. Quest’ultimo ha generato diversi problemi: la tastiera Halo rimaneva sempre attiva e non c’era modo di disattivarla per trasformarla in un’area di disegno/scrittura.
Ci siamo messi subito in contatto con l’assistenza, che ci ha consigliato di eseguire un ripristino allo stato di fabbrica da Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Ripristino > Reimposta il PC. Dopo il ripristino, Yoga Book ha ripreso a funzionare correttamente. Fortunatamente Lenovo ha rimosso l’aggiornamento incriminato dalla lista presente sul suo sito. A parte questo problema iniziale, il convertibile ha sempre risposto correttamente.

Design

Lo Yoga Book ha davvero un bell’aspetto, decisamente premium. Largo 25,66, lungo 17,08 e spesso soltanto 0,43 cm quando aperto (0,86 quando chiuso), pesa 690 grammi: è compatto, solido e dal peso piuma. L’aspetto ricorda quello di un foglio A4 piegato in due.
La scocca è in alluminio e magnesio ed è sempre fredda da toccare perché composta da metallo e vetro nelle giuste proporzioni. Il corpo ha delle finiture opache che proteggono il tablet dai micro-graffi.
La cerniera è il top: permette di aprire Lenovo Yoga Book in maniera agile e veloce senza alcun impedimento. È robusta e bella da guardare e da toccare. È chiamata watchband (ovvero cinturino) perché è ispirata ai cinturini degli orologi.

È un computer fantastico da ammirare. Il suo peso permette di trasportarlo in uno zaino o in una borsa senza preoccuparsi minimamente di averlo con sé. Trasportandolo a mano potrete godere di una sensazione unica, donata dai pregiati materiali scelti da Lenovo.
Purtroppo non ha i piedini in gomma alla base. Questo è un problema: sul tavolo di vetro che utilizziamo quotidianamente al lavoro, Yoga Book si sposta con troppa facilità.
Si tratta del dispositivo più sottile al mondo nella categoria dei 2 in 1: Lenovo ha fatto un ottimo lavoro!

Tastiera Halo e Create Pad

Lenovo Yoga Book è il primo convertibile a montare la tastiera Halo. Si tratta di una superficie che può essere utilizzata come tastiera touch oppure come un blocco da disegno o per prendere appunti con la penna.

Ad un primo impatto sembra di essere dinnanzi a uno di quei film di fantascienza con le tastiere olografiche. Il prodotto è unico nel suo genere, Lenovo è sicuramente riuscita nel suo intento. Purtroppo non è tutto oro quello che luccica, e ci sono diversi aspetti negativi:

  1. Il touchpad è veramente misero: è difficile – almeno nei primi giorni – utilizzarlo.
  2. La barra spaziatrice è troppo vicina al touchpad: durante i nostri test ci è capitato spesso di sbagliare.
  3. I polsi sono paralleli al tavolo di lavoro: è dunque necessario fermarsi ogni tanto prima di continuare ad utilizzare il dispositivo.
  4. Il tasto Fn è stato invertito con il tasto Ctrl: un incubo! Purtroppo non c’è modo di invertire questi tasti. Nel BIOS c’è un’opzione per personalizzare la tastiera ma, al momento, le possibilità di modifica sono molto limitate. Sarà necessario aspettare un altro aggiornamento firmware.
  5. Non è possibile utilizzare la tastiera in fase di boot (attualmente l’unico modo è quello di accedervi dal sistema operativo).

Fortunatamente gli aspetti positivi non mancano:

  1. Tastiera retro illuminata.
  2. Al tocco di un tasto viene emesso un suono e il tablet vibra leggermente.
  3. La superficie ha una sensibilità elevata: appena un tasto della tastiera viene sfiorato, il dispositivo riconosce immediatamente la pressione.
  4. È possibile disattivare il touchpad. Al centro c’è un puntino, basta tenerlo premuto per disattivarlo – ottima soluzione.
  5. Grazie al software Halo Keyboard è possibile attivare o disattivare la composizione a toni e la vibrazione alla pressione dei tasti. È possibile scegliere il tempo prima di far andare in sospensione la tastiera ed è possibile regolarne la luminosità – fantastico!

Per quanto riguarda la tastiera, prima di abituarsi è necessario un po’ di rodaggio. È sconsigliata per chi deve scrivere molto. Lenovo, molto probabilmente, ha deciso di intraprendere questa scelta progettuale perché è davvero bella esteticamente e perché l’ingombro della macchina è quasi nullo.
Dopo aver cliccato sull’apposito pulsante, la tastiera viene disattivata e viene attivato il Create Pad. Si tratta di uno spazio dove è possibile disegnare o prendere note usando la Real Pen. Riesce a rilevare fino a 2048 livelli di pressione – meraviglioso! Non servono altre parole per descrivere questa caratteristica.

CURIOSITÀ | Nei primi giorni di vita, la tastiera ha fatto un incontro ravvicinato con l’acqua caduta da una bottiglia. Dopo aver asciugato il tutto, Lenovo Yoga Book è stato avviato senza alcun problema, e tutt’ora funziona correttamente.

Display

Lenovo Yoga Book monta un display IPS da 10,1 pollici con risoluzione Full HD WUXGA (1920 x 1200), con 16,7 milioni di colori e 400 nit di luminosità. È possibile cambiare le dimensioni del testo, delle app e degli altri elementi da Impostazioni > Sistema > Schermo > Cambia le dimensioni di testo, app e altri elementi. Si tratta di un display eccellente, che può essere utilizzato anche all’aperto. Promosso anche l’angolo di visualizzazione, decisamente ampio.

Tuttavia non è presente un trattamento oleofobico contro le ditate. La precisione di risposta del touch è ai massimi livelli: Windows rileva immediatamente il tocco ed esegue il relativo comando.

Purtroppo il digitalizzatore del display non è di tipo Wacom, ma è un normale digitalizzatore capacitivo con tecnologia AnyPen. Questo permette di utilizzare il display con qualsiasi oggetto, ma non riconosce i livelli di pressione, il polso e non ha le altre caratteristiche che da sempre caratterizzano la tecnologia Wacom. Questa scelta di Lenovo è sicuramente discutibile: tuttavia per contenere i costi non c’erano altre soluzioni.

La scelta di integrare un display Full HD invece di uno 4K è stata molto saggia: la CPU non è sotto stress e la batteria riesce a garantire un maggiore utilizzo del dispositivo.
Il display può essere ruotato di 360 gradi, trasformando il portatile in un tablet a tutti gli effetti, oppure in un monitor per vedere i film. La cerniera è molto robusta e, durante l’uso con il touch, il display non si muove.

Real Pen

La Real Pen è meravigliosa! Si tratta di una penna passiva (ovvero non ha bisogno di pile per funzionare) dotata della funzionalità di hovering: il Lenovo Yoga Book riesce a percepire la penna senza dover toccare il vetro del display. La penna Wacom riesce a leggere e trasmettere le informazioni al digitalizzatore fino a 1,5 cm di distanza.

La Real Pen riesce a trasmettere 2048 livelli di pressione: ovviamente con la modalità disegno si attiva il digitalizzatore Wacom EMR.
È possibile cambiare la punta della penna grazie al tappo: basterà eseguire una leggera pressione con la punta all’interno del foro e la ricarica d’inchiostro oppure la punta per digitalizzatore potranno essere sostituiti.
La Real Pen è magnetica e si aggancia alla parte finale del Lenovo: non è la soluzione ideale perché si rischia di perderla. Speriamo che con la prossima versione Lenovo migliori questo aspetto.

CURIOSITÀ | Durante le nostre prove abbiamo sbagliato punta ed abbiamo scritto con quella a inchiostro direttamente sul Create Pad. Grazie a dell’alcool etilico abbiamo eliminato ogni traccia di inchiostro dalla superficie.

Bookpad e carta

Nella confezione è incluso Bookpad, un blocco appunti dotato di aggancio magnetico e possibilità di sostituire i fogli. La carta fornita in dotazione è sicuramente di qualità elevata.
Non siete obbligati a dover utilizzare i Bookpad e la carta forniti da Lenovo: va bene della carta qualsiasi e potrete trasformare i vostri appunti con zero sforzo grazie a programmi come Nebo.
Prendere appunti con il Lenovo Yoga Book è un qualcosa di unico: l’uso della carta garantisce un’esperienza decisamente superiore a quella digitale. Quando utilizzate OneNote (l’app o il programma), vi consigliamo di attivare la modalità a schermo intero: solo in questo modo potrete sfruttare tutto lo spazio fornito dal digitalizzatore.

Porte, tasti e connettività

Il 2016 è stato l’anno in cui i produttori hanno deciso di ridurre la dimensione delle porte, e anche Lenovo non poteva essere da meno. Sul lato sinistro è presente una Micro-USB per collegare eventuali periferiche e il cavo di alimentazione, il LED bianco di ricarica (intermittente durante la fase di ricarica, sempre acceso quando la ricarica è completa), lo slot per la Micro-SD e la nano-SIM, il connettore Micro HDMI e gli altoparlanti.

Sul lato destro del Lenovo Yoga Book è presente il jack per le cuffie da 3,5 mm (Lenovo, fortunatamente, ha deciso di non rimuoverlo), il bilanciere del volume, gli altoparlanti e il pulsante di accensione/spegnimento/blocco.

Tra i sensori che equipaggiano il Lenovo Yoga Book troviamo: Haptic-vibrate (per la vibrazione della tastiera), G-Sensor, Ambient Light Sensor, Hall Sensor e GPS.

Siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’audio. Sia utilizzando gli auricolari che gli altoparlanti viene emesso un suono quasi perfetto grazie alla tecnologia Sound Dolby Audio Premium. L’unica pecca è rappresentata dai bassi pochi profondi.

Peccato per la porta Micro-USB invece di quella USB Type-C: potrete dire addio alla ricarica rapida e non potrete eseguire i trasferimenti veloci con i dispositivi di ultima generazione. Non capiamo il motivo di questa scelta costruttiva da parte di Lenovo.

Processore, memoria e prestazioni

Lenovo Yoga Book è equipaggiato con la CPU Intel Cherry Trail Z8550 Quad core fino a 2,44 GHz (64-Bit) e da una scheda grafica Intel HD di ottava generazione. Soffermiamoci un momento sul processore:

  • Lenovo avrebbe potuto integrare un processore Core M o Intel Core i (i3/i5/i7) invece che un Atom X5: tuttavia l’autonomia sarebbe stata compromessa. Per questo motivo ci sentiamo di condividere pienamente la scelta di Lenovo.
  • Yoga Book è progettato per svolgere dei compiti leggeri, come la lettura o l’invio delle email, la modifica dei documenti di Office, la navigazione web. L’Atom X5 è in grado di svolgere correttamente queste operazioni senza causare rallentamenti o lag.
  • Grazie all’attuale processore, il Lenovo Yoga Book non scalda, non ha bisogno di ventole per abbassare le temperature, lo spessore è minimo e il prezzo è contenuto.
  • Abbiamo installato anche Adobe Photoshop: il processore è lento durante la fase di editing delle foto; è perfetto se invece desiderate disegnare usando il Create Pad.
  • L’Atom Z8550 è in grado di riprodurre i codec H.265 e VP9 con la decodifica hardware. In altre parole è possibile riprodurre i video di YouTube in alta definizione ed eseguire lo streaming, ed è presente il supporto ai codec multimediali moderni con uno sforzo minimo del processore.

Lenovo Yoga Book è equipaggiato da ben 4 GB di RAM Single-Channel LPDDR3 e da un disco allo stato solido eMMC da 64 GB. Di certo non potrete usare lo Yoga Book per conservare le foto delle vacanze, ma comunque non avrete problemi di spazio in fase di aggiornamento, come accade su modelli (anche più costosi) di altre marche con appena 16 GB di memoria (in totale!). La memoria eMMC non garantisce elevate prestazioni: tuttavia nell’utilizzo quotidiano non ci sono ritardi o rallentamenti, tranne nel caso di un multitasking elevato.

Autonomia e surriscaldamento

Il Lenovo Yoga Book ospita al suo interno una batteria da 8500 mAh: con il nostro utilizzo l’abbiamo dovuto caricare ogni quattro giorni lasciandolo sempre acceso in sospensione. Siamo davvero soddisfatti dell’autonomia, uno degli assi nella manica di questo dispositivo.
Lenovo garantisce fino a 13 ore di autonomia. Durante i nostri test, siamo arrivati ad un massimo di 12 ore e 15 minuti ed un minimo di 8 ore e 55 minuti.

Fotocamere e audio

Lenovo Yoga Book è equipaggiato con due fotocamere, una principale da 8 MP e una frontale da 2 MP. La fotocamera principale è dotata di HDR e stabilizzatore digitale, scatta fotografie a 3264 x 1836 pixel e può registrare video in Full HD (1920 x 1080 pixel) a 30 FPS; la qualità non è paragonabile a quella di uno smartphone, ma comunque fa il suo dovere (in particolare con molta luce). Scarsissime invece le fotografie in notturna.
Particolare la posizione della fotocamera principale: Lenovo ha deciso di integrarla nella tastiera. Ovviamente l’unico modo per utilizzarla è quello di ruotare il display a 360 gradi e di trasformare il dispositivo in un tablet a tutti gli effetti.

Software

Yoga Book è quasi del tutto privo di software preinstallato. Avviandolo abbiamo trovato solamente precaricato Halo Keyboard (per gestire la tastiera) e Lenovo Paper (per attivare/disattivare la tastiera), oltre che le seguenti tre app:

Lenovo Settings

Si tratta di un’app sviluppata da Lenovo che permette di vedere il numero di serie, il numero di prodotto e la versione del BIOS. Dal menu hamburger è possibile accedere alle impostazioni intelligenti (rilevamento della posizione), all’alimentazione (stato dell’alimentazione, capacità della batteria e altro), all’input (tastiera, mouse e touchpad), alle reti (hotspot e altre informazioni), all’audio e ai supporti multimediali (Dolby e microfono), alla fotocamera (contrasto, luminosità, esposizione e modalità privacy) e al display (luminosità dello schermo, blocco della rotazione e controllo dinamico della luminosità).

Portale account Lenovo

Permette di accedere al Lenovo ID e gestire i diversi servizi che l’azienda offre.

Lenovo Companion

App sviluppata da Lenovo, permette di aggiornare il sistema, verificarne lo stato (scansione approfondita dell’hardware e test eseguiti), accedere alla garanzia e al supporto tecnico, accedere alle novità di Windows 10 per il proprio dispositivo, ottimizzare lo Yoga Book rimuovendo file temporanei e programmi non utilizzati, scoprire gli accessori per Yoga Book.

Conclusioni

Il Lenovo Yoga Book è sicuramente un prodotto innovativo. È un dispositivo che ha portato una ventata di freschezza in un panorama quasi stagnante. L’abbiamo usato per circa due settimane e, nonostante qualche difetto, ci ha convinti: è un prodotto interessante pensato per la mobilità.
Oltre alla versione con sistema operativo Windows, è disponibile anche una versione con Android, che ci sentiamo di sconsigliarvi: è troppo limitata. Questo è un 2-in-1 per la produttività in movimento. Inoltre la versione Android, pur avendo lo stesso hardware di quella Windows, ha il bootloader bloccato e, al momento, non è possibile sbloccarlo.

Riassumiamo brevemente gli aspetti positivi e negativi del Lenovo Yoga Book:

Pro Contro
  • Digitalizzatore di qualità.
  • Ottimo per disegnare o prendere appunti.
  • Design premium.
  • Ultra sottile.
  • Uno dei primi convertibili 4 in 1.
  • La penna non è integrata nel telaio e potrebbe perdersi.
  • La posizione del tasto di accensione è scomoda: in modalità tablet capita di premerlo per errore.
  • Manca l’USB type-C.
  • Non è possibile usare la tastiera in fase di boot.

La versione con Android 6.0.1 è disponibile all’acquisto al prezzo di 499 €, mentre la versione Windows 10 Pro costa 599 €. Nel momento in cui scriviamo, la versione con la nano SIM LTE non è disponibile all’acquisto in Italia, anche se è stata annunciata.
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Potete acquistare Lenovo Yoga Book dai link in fondo all’articolo. Che ne pensate di questo tablet PC? Rivoluzionerà il settore dei convertibili Windows?

Articolo di Windows Blog Italia

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