Ne abbiamo parlato tempo fa, ma ora abbiamo la conferma. Nell’EULA (End-user license agreement) presente in Windows 10 e aggiornata a luglio 2015, troviamo le seguenti righe al punto 6:
Il software controlla periodicamente la presenza di aggiornamenti per il sistema e le app e li scarica e installa per conto del licenziatario. Il licenziatario potrà ottenere gli aggiornamenti solo da Microsoft o da fonti autorizzate ed è possibile che Microsoft debba aggiornare il sistema per fornire al licenziatario tali aggiornamenti. Accettando il presente contratto, il licenziatario accetta di ricevere tali tipi di aggiornamenti automatici senza alcuna ulteriore comunicazione.
A differenza del passato, quando c’era la possibilità di rinviare un aggiornamento a tempo indefinito e decidere effettivamente il momento giusto per installarlo, gli utenti Windows 10 Home non avranno più questa possibilità. In modo predefinito il sistema operativo scaricherà, installerà e riavvierà il sistema automaticamente (l’utente potrà scegliere quando effettuare il riavvio) in modo da installare gli ultimi aggiornamenti disponibili tramite Windows Update, senza possibilità di disattivazione.
Questo permetterebbe a Microsoft di avere una base utente abbastanza omogenea e mantenere il sistema aggiornato su tutte le macchine, sempre all’ultima versione e con tutte le patch di sicurezza installate. Molti storceranno il naso leggendo questa notizia, perché gli aggiornamenti da un lato potrebbero essere molto pesanti da scaricare e dall’altro potrebbero presentare problemi di incompatibilità a causa di nuove funzionalità installate. Secondo noi, e altri blog, è invece un’ottima mossa per gli utenti domestici, perché spesso e volentieri pasticciano nelle impostazioni di Windows Update, disabilitando così l’aggiornamento di importanti patch di sicurezza e/o correzioni di bug in modo del tutto casuale o per sentito dire. In questo modo tutti saranno allo stesso livello come, ad esempio, fa Google con il suo Chrome – aggiornandolo costantemente.
Non dimentichiamoci poi una cosa importante: la grande comunità dei Windows Insider. Questi avranno la possibilità di testare sempre in anteprima nuove funzionalità ed aggiornamenti segnalando in anticipo problematiche e incompatibilità, prima che arrivino agli utenti finali.
Per coloro che utilizzano/utilizzeranno Windows 10 Pro ci sarà la possibilità di ritardare un aggiornamento fino a 8 mesi, pena l’impossibilità di scaricare futuri aggiornamenti di sicurezza, come possiamo leggere dalla dichiarazione di Helen Harmetz, Senior Product Marketing Manager di Microsoft:
Customers who are embracing Current Branch for Business do need to consume that feature update within the allotted time period of approximately eight months or they will not be able to see and consume the next security update.
Insomma, Microsoft vuole a tutti i costi che tutti gli utenti abbiamo l’ultima versione del sistema operativo sempre aggiornata. Solo gli utenti Enterprise facenti parte del ramo LTSB (Long Term Service Branch) avranno la possibilità di rifiutare gli aggiornamenti per un periodo di tempo maggiore: infatti questo ramo verrà aggiornato una volta ogni 2-3 anni per quanto riguarda nuove funzionalità del sistema operativo.
Che ne pensate di questa scelta? Fatecelo sapere nei commenti all’articolo.
Articolo di Windows Blog Italia
Fonte | Neowin