Surface Pro 3 battery bug

Sfortuna ha voluto – non per noi, ma per Microsoft! – che comprassimo un Surface Pro 3 difettato a tal punto da non essere in grado di accendersi. Acquistato sul Microsoft Store online, trattasi del modello con processore i5, 256 GB di SSD e 8 GB di RAM, un modello che costa 1329 € e che abbiamo acquistato a 1187,10 € grazie all’esclusivo sconto dedicato agli studenti. Procediamo dunque con ordine, perché la storia è lunga e piena di dettagli.

L’unboxing sfortunato

Senza perdere tempo a raccontarvi la procedura di acquisto, andiamo al dunque e parliamo dell’unboxing. Una volta aperto il pacco, robusto e ben sigillato, abbiamo finalmente messo le mani sul Surface Pro 3, aperto lo stand e posizionatolo con orgoglio sulla scrivania. Bastava un solo clic per dare il via alle danze e abbiamo dunque premuto il tasto di accensione. Ma il Surface non ha dato segni di vita. Abbiamo dunque provato a premere per qualche secondo in più, anche questa volta senza risultati. Batteria scarica? Proviamo! Colleghiamo dunque il nuovo e praticissimo alimentatore, premiamo il tasto di accensione… Nulla. Ok, aspettiamo qualche minuto e riproviamo: niente di niente.

Inizia dunque una rapida ricerca di casi simili su internet: proviamo le varie combinazioni di tasti e secondi suggeriti, senza però avere successo. Lo schermo rimane spento, nonostante il LED dell’alimentatore risulti acceso. Ah, ma l’alimentatore ha una porta USB per ricaricare lo smartphone! Proviamo se funziona! Funziona regolarmente senza problemi e carica il telefono. A questo punto resta una sola cosa da fare…

La telefonata al supporto tecnico Microsoft

Di tutta la vicenda, l’unica esperienza positiva è quella offerta dai tecnici dell’assistenza telefonica Microsoft: gentilissimi, preparatissimi e molto professionali. Senza parlare, poi, del fatto che la telefonata è totalmente a carico di Microsoft, che chiama nel giro di qualche minuto al numero indicato attraverso il sito di supporto. L’operatore ha quindi proposto vari test per tentare una resurrezione del tablet, tra i quali uno – di cui non c’è traccia su internet – che prevede la pressione del tasto di accensione per ben 5 minuti, con l’alimentatore scollegato, al fine di resettare il dialogo tra batteria e altri componenti hardware: purtroppo anche quest’ultimo tentativo ha fallito.

Rimborso o sostituzione?

Dopo una mezz’ora di tentativi al telefono con il supporto tecnico, l’operatore ci ha proposto due alternative:

  1. Restituzione del tablet e dei relativi accessori con successivo rimborso nel giro di qualche giorno. Il rimborso è totale e le spese di restituzione sono tutte a carico di Microsoft.
  2. Sostituzione del solo tablet con il rischio che il device sostitutivo sia un prodotto rigenerato e quindi non vergine, e la cui batteria potrebbe essere già stata stressata con parecchi cicli di ricarica che, anche se minimamente, l’hanno deteriorata.

Ovviamente abbiamo optato per il rimborso: sinceramente non ci andava di cambiarlo con un probabile prodotto usato – chi sa come. Siamo stati quindi trasferiti al centralino di assistenza del Microsoft Store che ha avviato la procedura di rimborso.

Le indagini continuano

In attesa della procedura di restituzione e rimborso, abbiamo indagato più approfonditamente spulciando ogni singolo forum. La conversazione più interessante che abbiamo trovato è senza dubbio quella iniziata da un utente su Reddit. Quest’ultimo ha acquistato il suo Surface Pro 3 in un Microsoft Store fisico, in America: una volta portatolo a casa ha riscontrato il nostro stesso problema. Senza scoraggiarsi l’ha lasciato in carica ed è andato a lavoro. Di ritorno ha riprovato ad accenderlo, anche questa volta senza esito positivo. Così si è messo a guardare una serie TV e nel frattempo premeva a caso il tasto di accensione fino a quando… Il Surface ha preso vita (nota: la batteria del Surface appena avviato per la prima volta, sebbene le svariate ore di ricarica, era ferma al 12 %); almeno altri due utenti hanno affermato di aver risolto in modo del tutto simile. E i tre tablet, una volta avviati, hanno funzionato perfettamente finora.

Si è dunque aperto uno spiraglio di salvezza: abbiamo continuato con le nostre prove, lasciato il Surface in carica tutta la notte e riprovato, ma nulla da fare. Sarà rotto il tasto di accensione? Lo escludiamo, perché ipotizziamo (e speriamo) che ogni tablet, prima di essere inscatolato, venga testato almeno un minimo. Ne consegue che, probabilmente, il Surface funzionasse prima di essere impacchettato.

Continuando le nostre indagini, abbiamo notato la probabile prova definitiva: il trasformatore, dopo ore e ore di presunta carica, era freddo, o comunque a temperatura ambiente. Sia il caricatore del nostro Surface RT, che di altri computer che avevamo a portata di mano e in carica, erano invece caldi. Abbiamo dunque rimesso in carica uno smartphone nella presa USB del caricatore del Surface, che in una quindicina di minuti ha iniziato a surriscaldarsi, provando una volta e per tutte che il componente funziona (anche il LED acceso, nominato prima, è una prova).

Il bug della ricarica della batteria

Il trasformatore funziona, la corrente arriva, ma il tablet non si carica e, probabilmente per questo motivo, non si accende. Inizia quindi una nuova ricerca che dà subito moltissimi risultati. Scopriamo che i modelli di pre-produzione di Surface Pro 3 erano afflitti da un problema di ricarica della batteria (fonte 1, fonte 2) che, dopo un lungo periodo di inattività, si interrompeva e impediva la riaccensione del tablet. In realtà, a quanto pare, il bug affligge anche i prodotti messi in vendita e distribuiti al grande pubblico: Microsoft ha però rilasciato, prima del day-one, una patch tramite Windows Update che risolve proprio questo problema. Se però il Surface acquistato è scarico e non in grado di accendersi, la patch ovviamente non può essere installata e il tablet potrebbe non avviarsi, come nel nostro sfortunato – e speriamo raro – caso.

Conclusioni

Non siamo sicuri al 100 % delle affermazioni date: queste ultime sono il frutto dei test che vi abbiamo raccontato e delle esperienze di altri utenti trovate online. Ci auguriamo vivamente che questo genere di problema affligga un numero limitatissimo di utenti e che Microsoft aggiorni in fase di produzione il firmware della batteria al fine di evitare queste spiacevoli sorprese. Non esitate a raccontarci eventuali vostre esperienze simili e vi lasciamo al video che riassume un po’ tutta la faccenda.

Non solo le disavventure Apple

In tanti, in particolare in occasione del lancio dei nuovi iPhone, ci avete criticato accusandoci di parlar male solo dei prodotti concorrenti, e mai di quelli Microsoft: come dimostrano questo e molti altri vecchi articoli, la nostra linea redazionale prevede che vengano trattati tutti gli argomenti di interesse comune, nel bene e nel male, che riguardino Microsoft, Apple o Google indistintamente.

Sfatiamo qualche mito

Contrariamente a quanto pensate in molti, Microsoft non ci sommerge di tablet, smartphone, licenze, mouse e tastiere. E non ce ne passa neanche uno ogni tanto: mai! Quindi, come avete letto a inizio articolo, il prodotto è stato acquistato con i nostri risparmi. In altre parole, tutto il lavoro che facciamo ogni giorno per mandare avanti il blog è soltanto il frutto della nostra passione per il mondo Microsoft e per il giornalismo divulgativo.

Articolo di Windows Blog Italia